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Sacro Gra Leone d’Oro a Venezia nei cinema dal 19 Settembre

Sacro Gra, il film di Gianfranco Rosi vincitore del Leone d’Oro alla 70^ edizione del Festival del Cinema di Venezia, a grande richiesta degli esercenti, anticipa l’uscita nelle sale cinematografiche dal 26 al 19 Settembre. A 15 anni da Così ridevano di Gianni Amelio, ultimo film italiano a vincere l’ambito riconoscimento, il film documentario di Rosi, distribuito da Officine Ubu, è riuscito nell’impresa. 

Bernardo Bertolucci, presidente della giuria che lo ha votato all’unanimità, ha spiegato la motivazione:Quello che cercavo era essere sorpreso, e Sacro Gra è sorprendente, è come un anello di Saturno attorno alla capitale. Rosi ha fatto tutto da solo, con il suo stile che affina in ogni documentario. Il suo modo di avvicinare gli spazi ha qualcosa di puro e di francescano. Che abbia vinto un film documentario vuol dire ridare forza a questo genere, che sia fiction o documentario è sempre cinema!”.

Acclamato da pubblico e critica, Sacro Gra, il primo documentario presentato in concorso nella storia del Festival di Venezia,  è un progetto ambizioso curato dal paesaggista-urbanista Nicoló Bassetti. Una ricerca multidisciplinare sulla Roma contemporanea che comprende, dopo il film, anche un libro, una mostra, un sito. Tutto nasce nel 2008, quando Bassetti ha deciso di esplorare a piedi i luoghi intorno ai 70 chilometri che fanno del GRA la più estesa autostrada urbana d’Italia. Ha percorso 300 chilometri in venti giorni e consegnato una mappa di storie e persone al regista Gianfranco Rosi perché le trasformasse nel suo “cinema del reale“.
Gianfranco Rosi, ha vissuto per più di due anni su un mini-van percorrendo tutto il perimetro del Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo “luogo magico” cela oltre il muro del continuo frastuono che lo circonda. 
Dallo sfondo emergono personaggi insoliti, protagonisti del film nelle vesti di se stessi: un nobile piemontese e sua figlia laureanda, assegnatari di un monolocale in un moderno condominio ai bordi del raccordo; un botanico armato di sonde sonore e pozioni chimiche cerca il rimedio per liberare le palme della sua oasi dalle larve divoratrici; un principe dei nostri giorni con un sigaro in bocca fa ginnastica sul tetto del suo castello assediato dalle palazzine della periferia informe ad una delle uscite del raccordo; un barelliere in servizio sull’ambulanza del 118 dà soccorso e conforto girando notte e giorno sull’anello autostradale; un pescatore d’anguille vive su di una zattera all’ombra di un cavalcavia sul fiume Tevere. 
Decine di  incontri, centinaia di pagine di appunti e foto di viaggio, una esplorazione a piedi lenta e meticolosa, un lavoro enorme, il cui obiettivo è quello di dimostrare che la strada (il Gra per la precisione) è un luogo con una sua identità da scoprire, un paesaggio che riassume in sé la complessità della Capitale con i suoi mille mondi sconosciuti.

di Gianfranco Rosi
da un’idea di Nicolò Bassetti
prodotto da Marco Visalberghi per Doclab, in collaborazione con Rai Cinema e Ministero dei Beni Culturali
distribuito da Officine Ubu
nei cinema di Roma dal 19 Settembre 2013

Personaggi principali nel ruolo di se stessi: 
L’Anguillaro: Cesare
Il nobile piemontese e sua figlia: Paolo e Amelia
Il barelliere: Roberto
Il palmologo: Francesco
Il principe e la consorte: Filippo e Xsenia
L’attore di fotoromanzi: Gaetano
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Web content editor, Blogger, autrice di Parole da Amare, Effetto Food e Pazzi per il Design. Mi occupo di comunicazione sul web, svolgendo l'attività di ufficio stampa e promozione eventi.

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