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Presentata la stagione teatrale 2016-2017 del Teatro Ghione

Cartellone spettacoli stagione teatrale 2016 2017 teatro Ghione Roma dedicata Giorgio Albertazzi
Il cartellone degli spettacoli 2016-2017 del Teatro Ghione di Roma propone una serie di imperdibili appuntamenti per gli spettatori; questo l’elenco delle proposte in calendario nella prossima stagione teatrale del Ghione dedicata a Giorgio Albertazzi:

CAMERA CON VISTA

di Edward Morgan Forster.
Traduzione e adattamento di Antonia Brancati, Enrico Luttmann
con Paola Quattrini, Selvaggia Quattrini, Stefano Artissunch e la partecipazione straordinaria Evelina Nazzari
regia Stefano Artissunch
dal 4 al 16 Ottobre

Novità assoluta! Per la prima volta sui palcoscenici italiani Camera con vista, dal romanzo di Forster, celebre il film omonimo vincitore di tre Oscar.
Lo scenario lussureggiante di una primavera fiorentina, l’incontro tra Lucy, giovane attenta alle convenzioni della buona borghesia inglese, e George,ragazzo agnostico ed anticonformista, capace di vedere e percepire la realtà dietro le apparenze, sono il materiale incandescente per un racconto che mostra l’infrangere delle norme del perbenismo tipico dell’Inghilterra vittoriana

QUANDO ERAVAMO REPRESSI 3.0

Torna la commedia scandalo scritta e diretta da Pino Quartullo
con: Ladislao Liverani, Luca Paniconi e due attrici da stabilire.
dal 19 al 30 ottobre 2016

La commedia è stata rappresentata per la prima volta nel 1990, interpretata da Alessandro Gassman, Lucrezia Lante Della Rovere,  Francesca D’Aloya prodotta da Vittorio Gassman che la definì “un dramma comico”.  Fu subito successo e nel 1991 divenne un film. Un cult che fece molto parlare e discutere. Sequestrato e introvabile
Dopo  26 anni Quartullo la rimette in scena con attori nati, più o meno, quando nacque l’opera.  Una bella scommessa! “Fare scambi di partner è un tentativo di salvare un amore”.

RE LEAR


di William Shakespeare
con Giuseppe Pambieri.
regia di Giancarlo Marinelli
dal 1 al 20 novembre

Re Lear Giuseppe Pambieri spettacolo stagione teatrale 2016 2017 teatro Ghione RomaLa storia d’amore più grande che si possa raccontare è solo una: quella tra un padre e una figlia. E “Re Lear” è questo. Per tre volte. Visto che ha tre figlie. In fondo, che cosa fa il Lear? Vuole spogliarsi di tutto: del governo, del potere, di ogni questione terrena e tenebrosa, per fare solo e definitivamente il padre. Non vuole più essere Re. Ma solo Lear.
Andare incontro alla Morte come un uomo che, tornato a casa dal lavoro e sfinito ai crucci, va incontro alla sua bambina che l’ha aspettato per tutto il giorno. Questo vorrebbe Padre Lear. Godersi quel momento feroce e dolcissimo della vita in cui la Figlia diventa la Madre di suo Padre. Capita a tutti. Prima o poi. Diventiamo i genitori dei nostri genitori. Ma la trappola del Bardo è in agguato…
È sempre e solo un problema di ruoli…

MISTER MENO 9


di Giorgio Serafini Prosperi
con Alessio Di Clemente
dal 24 al 27 novembre

Un uomo solo al comando, un uomo scomodo, un uomo contro. Questo è Eugenio Fascetti nel nostro Mister meno 9, pièce teatrale che si ispira all’impresa della Lazio nella stagione 86-87, quando, con un’insperata rimonta, seppe evitare lo smacco di un’ingiusta retrocessione in serie C, ma che ne amplia i significati. Si parte da Fascetti, lo scontroso, l’antipatico, l’ispido, per raccontare a tutto tondo la figura del “mister”. Spesso parafulmine, talvolta ispiratore, padre, padrone, sergente di ferro, psicologo e altro ancora, questo è un allenatore di calcio.
Ma Mister meno 9 è anche la storia di uno strappo, di una ferita. Di un tradimento. Lui, il condottiero che compie l’impresa, è scaricato apparentemente senza motivo proprio quando si appresta a godere i frutti del proprio lavoro.
Mister meno 9 è un racconto volutamente romantico su un calcio che non c’è più, quello che negli ultimi Anni Ottanta (scanditi ed evocati nello spettacolo dalle musiche dell’epoca) stava definitivamente perdendo l’innocenza…

HEYSEL, TUTTI SAPEVANO TRANNE LORO


Scritta e interpretata da David Gramiccioli
Il 27 novembre ore 21.00

Il calcio, come tutte le vicende umane, è fatto di vittorie e di sconfitte. Sul campo da gioco non si disputano soltanto le partite ma si intrecciano sentimenti, passioni in un crescendo di emozioni che vanno oltre i confini territoriali delle città e delle nazioni. Il narratore entra in scena in controluce, anticipato solamente dall’annuncio ferale del cronista, Bruno Pizzul, che drammaticamente nella sua essenzialità comunica la notizia dei morti dell’Heysel. Quella voce è una lama affilatissima che raggiungerà la memoria di una tragedia dove la vita e la morte si sono sfidate, come accade proprio in una partita, ma in questo caso realmente e drammaticamente, come solo l’imprevedibilità e la violenza sanno architettare. L’audio di quell’annuncio anticipa solo la tragedia dell’Heysel, rimandando lo sviluppo dei fatti che hanno condotto al drammatico epilogo ad un momento successivo dell’opera.

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZ’ESTATE


di William Shakespeare
con  i giovanissimi del Ghione
regia di Selene Gandini
28 e 29 novembre 2016.

Questa commedia è una delle prime scritte da Shakespeare, certamente una delle più conosciute. Il tema principale della commedia-fiaba, è ancora una volta l’amore romantico, che viene portato in scena attraverso il gioco della magia e dell’equivoco, rendendo lo spettatore partecipe di un gioco. Peculiarità di questa play è di essere estremamente originale rispetto al resto della produzione del bardo , tanto che non vi è un opera simile o paragonabile al sogno in tutta la produzione shakespeariana.

COSÌ È SE VI PARE


di Luigi Pirandello
con Laura Lattuada, Felice Della Corte, Pietro De Silva, Riccardo Bàrbera e Paolo Perinelli
regia di Claudio Boccaccini
dal 1 all’11 dicembre

Ad oltre 20 anni di distanza dalla fortunata edizione andata in scena al teatro Quirino di Roma ,  Claudio Boccaccini ripresenta la sua versione del ” così è se vi pare ”  di Luigi Pirandello .Il testo , che riassume in sé alcuni aspetti cari alla drammaturgia pirandelliana , fu scritto dall’autore nel 1915, e narra  le vicende di un gruppo di contabili  in un paese del centro sud alle prese con un evento che scatenerà la loro curiosità morbosa .
Lavoro sull’essere e sull’apparire e sull’impossibilità per gli uomini di scoprire la “verità “. Nella messa in scena di Boccaccini  ne vengono esaltati gli aspetti da thriller con un particolare  accento sulla comicità insita al testo stesso

IO E LUI

di Alberto Moravia
con Paolo Triestino e Nicola Pistoia
regia Massimo De Rossi
dal 16 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017

Io e Lui Paolo Triestino Nicola Pistoia spettacolo stagione teatrale 2016 2017 teatro Ghione RomaIO E LUI, dall’ Alberto Moravia che non ti aspetti. IO E LUI ovvero un LUI e proprio il suo “LUI”, quello che tante volte altera l’equilibrio di un uomo… visibile soltanto al legittimo proprietario; un “ lui “ autonomo e indipendente come accade nella vita, quando la testa va dove è giusto andare ma LUI prevarica ogni pensiero.Un Moravia inedito, una commedia esilarante e mai volgare, dove poesia e comicità SI intrecciano per dare vita a una “storia” davvero unica.Attorno ai due protagonisti (cioè, uno), interpretati dalla affiatatissima coppia, qui un unicum, PAOLO TRIESTINO e NICOLA PISTOIA un amico psicologo felicemente in crisi e due meravigliosi personaggi femminili, descritti con forza e ironia come solo Moravia riesce a fare.

CUORI SCATENATI

scritto e diretto da Diego Ruiz con Segio Muniz, Francesca Nunzi, Diego Ruiz, Maria Lauria
dal 10 al 29 gennaio 2017

Una coppia scoppiata da anni si incontra clandestinamente per un’insensata ultima notte d’amore prima di suggellare il divorzio definitivo, ma gli imprevisti sono dietro l’angolo, anzi dietro la porta.Arriva la nuova esilarante commedia di Diego Ruiz, ormai esperto nel mettere in scena i rapporti di coppia e le sue innumerevoli sfaccettature, che questa volta affronta gli amori ormai finiti che in realtà non finiscono mai.Vale la pena dare una seconda possibilità? Oppure si rischia di ritrovarsi la solita minestra riscaldata?Riuscirà mai un nuovo amore a non subire il fastidiosissimo paragone con quello pecedente?E come la mettiamo col tradimento? La fedeltà è una predisposizione mentale, una scelta morale o un’imposizione.

CERTE NOTTI

di Antonio Grosso
con Antonio Grosso e Rocio Munoz Morales
regia di Giuseppe Miale di Mauro
dal 31 gennaio al 19 febbraio

Certe notti è un titolo aperto per uno spettacolo; aperto a voli pindarici che le parole di Grosso riconducono immediatamente a una realtà fatta di corpi, anime e sentimenti. Il tono brillante, i tratti dei personaggi, i loro rapporti, le loro storie che s‘intrecciano in vari modi, le risate, le riflessioni, l’ironia, la cattiveria, sono la vita che pulsa nel testo di Grosso. Quella vita che in certe notti sembra non riuscire ad arrivare all’alba. L’alba di un esame che certe vite sembrano non riuscire a superare.

Cinque universitari condividono gli spazi della Casa dello Studente e vivono in quel limbo che separa il giovane dall’adulto… Al di là delle risate, tante, la lettura di questo testo ha degli spunti esistenzialisti notevoli: l’università come simbolo di una generazione bloccata, che fatica a superare l’esame della vita, e resta inchiodata in certe notti insonni che sembrano non finire mai…

C’è l’impressione che Grosso abbia voluto costruire all’interno della Casa dello Studente un microcosmo, che è la società in cui viviamo, fatto di rabbia, amore, speranze, paure, in cui tutti i personaggi cercano goffamente di trovare il proprio posto. E magari, solo un terremoto, che per tutti è simbolo di paura e catastrofe, potrà rimescolare le carte e ricominciare il gioco della vita.

SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE

di Luigi Pirandello
regia Daniele Salvo
dal 24 febbraio al 19 marzo

Dalle note di regia

Il mondo di Pirandello è un universo complesso fatto di linguaggi, visioni, sogni, miraggi, allucinazioni.Nel suo universo il mondo dei vivi e il mondo dei morti si toccano, si sovrappongono, senza alcuna avvertenza. Questi personaggi in cerca d’autore, figure evanescenti, diafane, sospese sul filo,  ripetono all’ infinito, ossessivamente, le proprie brevi ed insignificanti esistenze. Sono funzioni linguistiche, spettri teatrali, vite fittizie.  La scrittura di  Pirandello utilizza le armi della Fantasia per trovare nuove prospettive, per scoprire nuovi universi e definire nuove traiettorie. Il tentativo è quello di entrare direttamente nelle menti e nei cuori dei personaggi, nei loro desideri, nei loro affanni, nelle loro ansie e speranze disattese o soddisfatte. L’equilibrio delicatissimo in cui si muovono tutte le figure del testo, compone un affresco di una potenza espressiva straordinaria….Un unico raggio di luce cristallina  attraversa la scena: è quella l’unica speranza, l’unica possibilità di un futuro luminoso.
Il vero unico luogo reale rimane però la mente umana, analizzata con gli strumenti dell’ironia pirandelliana, un attimo prima di un improbabile risveglio.

             

AULULARIA ovvero L’AVARO DI PLAUTO

di Tito Maccio Plauto
con Edoardo Siravo e Stefania Masala
regia Massimiliano Giovannetti
dal 21 al 26 marzo

Delle venti commedie di Plauto che ci sono pervenute attraverso due millenni e due secoli di storia teatrale l’Aulularia, o Commedia della Pentola, è tra quelle che più hanno avuto la sorte di essere rappresentate. Motivo è la giocosa leggerezza che germoglia dal racconto e si perpetua nella trama, l’immediata comicità che caratterizza ogni singola scena, ma soprattutto il battesimo ufficiale di un vizio umano, annoverato successivamente tra i sette peccati capitali, che ha reso immortali alcuni tra i più complessi personaggi della letteratura teatrale di tutti i tempi, ovverosia l’avarizia.

Euclione ( letteralmente colui che chiude bene) è il primo Avaro che si mostra in palcoscenico. L’Avarizia è la sua connotazione esistenziale, quella che determina i suoi diversi modi di essere: collerico, screanzato, sospettoso all’inverosimile. E’ nota l’ispirazione plautina dell’Arpagone molieriano. Ma se Moliere ha scritto l’Avaro, Plauto l’ha creato

Edoardo Siravo, attore potente e fantasioso, che tante volte ha interpretato personaggi plautini, indosserà le vesti di questo Avaro, insieme a Stefania Masala e ad una compagnia in via di definizione. Ma la sfida più ambiziosa della nostra messinscena sarà  rappresentare Aulularia in latino, nel latino arcaico di Plauto. Questo non solo per consentire l’ascolto di una vicenda cosi come è stata pensata , nella complessità di un suono sconosciuto e con modalità sceniche sulle quali si possono fare soltanto congetture.

SERATA SHAKESPEARE

IL CANTO DELL’USIGNOLO
Poesia e teatro di Shakespeare
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
regia Glauco Mauri
musiche composte ed eseguite dal vivo da Giovanni Zappalorto
dal 31 marzo al 9 aprile

Glauco Mauri e Roberto Sturno, accompagnati dalle musiche composte ed eseguite in scena da Giovanni Zappalorto, sono i protagonisti della serata che attraverso la poesia dei brani tratti da: Enrico V, Come vi piace, Riccardo II, Timone d’Atene, Giulio Cesare, I Sonetti, Re Lear, La Tempesta, danno voce alle immortali opere di Shakespeare, «l’usignolo» che con il suo canto ci parla della vita di tutti noi

NON AVER PAURA E’ SOLO UNO SPETTACOLO

scritto e diretto da Eduardo Aldan
progetto artistico di Gianluca Ramazzotti
versione italiana di Franco Ferrini
dal 20 aprile al 14 maggio

Un nuovo entusiasmante e rinfrescante spettacolo sulle nostre paure infantili, un viaggio nel terrore, scritto e diretto dal geniale Eduardo Aldan, il cui obiettivo è che lo spettatore provi una sensazione di inquietudine e paura in un luogo dove abitualmente si sente al sicuro; in una comoda poltrona di teatro. Un esperimento squisitamente teatrale attualmente di grande successo in Spagna, Messico e Portogallo con pubblico e critica entusiastiche. Una trama e un’ambientazione sorprendenti, terrore psicologico ed effetti speciali, sono gli ingredienti di questa nuova e appassionante avventura, che divertirà e appassionerà anche il pubblico italiano. Ma se qualcuno pensa che sia solo uno spettacolo e per questo motivo sia difficile spaventarsi, si sbaglia. Mai puoi  sentirti al sicuro in un teatro, perché in realtà non conosci chi ti sta seduto dietro.

Gli spettacoli del Teatro Ghione sono accessibili alle persone con disabilità sensoriale (audiodescritti, tradotti in Lingua Italiana dei Segni) in collaborazione con Isiviù Cultura Accessibile.

Per conoscere nel dettaglio il programma degli spettacoli:
Per informazioni sulle modalità di abbonamento agli spettacoli:

Teatro Ghione
via delle Fornaci, 37 Roma
sito ufficiale www.teatroghione.it

Info: 066372294 info@teatroghione.it

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Web content editor, Blogger, autrice di Parole da Amare, Effetto Food e Pazzi per il Design. Mi occupo di comunicazione sul web, svolgendo l'attività di ufficio stampa e promozione eventi.

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