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La mostra “Canova. Eterna bellezza” al Museo di Roma – Palazzo Braschi dal 9 ottobre al 15 marzo 2020

Canova Eterna bellezza mostra Museo di Roma Palazzo Braschi dal 9 ottobre al 15 marzo 2020

Dal 9 ottobre 2019 ha preso il via Canova. Eterna bellezza: mostra evento dedicata a Canova ed al suo legame con Roma che, fra 1700 e 1800, diventò la fucina del suo genio e la sua inesauribile fonte di ispirazione.
La mostra Canova. Eterna bellezza – promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale, prodotta dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, organizzata con Zètema Progetto Cultura e realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno – è curata da Giuseppe Pavanello ed ospitata fino al 15 marzo 2020 al Museo di Roma a Palazzo Braschi.
All’interno di un allestimento di grande impatto visivo, oltre 170 opere di Canova e di alcuni artisti a lui coevi, animano le sale del Museo di Roma in Palazzo Braschi. L’esposizione racconta in 13 sezioni l’arte di Antonio Canova e il contesto che lo scultore trovò giungendo nell’Urbe nel 1779.
Attraverso ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo sarà rievocata la calda atmosfera a lume di torcia con cui l’artista, a fine Settecento, mostrava le proprie opere agli ospiti, di notte, nell’atelier di via delle Colonnette.
A definire la trama del racconto, importanti prestiti provenienti, fra l’altro, dall’Ermitage di San Pietroburgo, i Musei Vaticani, la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Civico di Bassano del Grappa, i Musei Capitolini, il Museo Correr di Venezia, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le Accademie di Belle Arti di Bologna, di carrara e di Ravenna, l’Accademia Nazionale di San Luca, il Musée des Augustins di Tolosa, i Musei di Strada NuovaPalazzo Tursi di Genova, il Museo Civico di Asolo.

Mostra Canova Eterna bellezza Museo di Roma Palazzo Braschi Amore e PsicheIl percorso espositivo della mostra Canova. Eterna bellezza

Dai tesori dei Musei Capitolini a quelli dei Musei Vaticani, dalle raccolte dei Farnese e dei Ludovisi ai marmi inseriti nel contesto urbano dell’epoca, furono tantissime le opere che Antonio Canova – rapito dal loro fascino – studiò minuziosamente, rendendole testimoni e protagoniste del suo stretto rapporto con la città di Roma. In mostra si ripercorreranno gli itinerari compiuti dallo scultore alla scoperta di Roma, sin dal suo primo soggiorno. Sorprendenti, ad esempio, le sue parole di ammirazione nei confronti del gruppo di Apollo e Dafne di Bernini, visto a Villa Borghese, e riportate nei suoi quaderni di viaggio.
Sarà inoltre possibile approfondire, attraverso la presentazione di disegni, bozzetti, modellini e gessi, anche di grande formato, il lavoro dell’artista per i grandi Monumenti funerari di Clemente XIV e di Clemente XIII, e per il Monumento agli ultimi Stuart; spicca tra essi, per la grande qualità esecutiva, il marmo del Genio funerario Rezzonico concesso in prestito dall’Ermitage di San Pietroburgo e il modellino del Monumento Stuart della Gypsotheca di Possagno.
Fu con l’arrivo di Canova che Roma si confermò centro dell’arte moderna: il Monumento di Clemente XIV, innalzato nella basilica dei Santi Apostoli nel 1787, fu subito acclamato come nuovo esempio di perfezione classica.
Al Museo di Roma si potranno ammirare magnifiche sculture e numerosi disegni, testimonianza dell’attività grafica dello scultore.

Le sezioni della mostra Canova. Eterna bellezza

1. 1779: Canova a Roma
2. La nascita del nuovo stile tragico
3. Canova e la Repubblica romana
4. Ercole e Lica
5. I Pugilatori
6. Il teorema perfetto: Antico e Moderno a confronto
7. Canova e l’Accademia di San Luca
8. Canova, Ispettore delle Belle Arti
9. Canova e i busti del Pantheon
10. Ultime opere per Roma
11. Lo studio di Canova
12. La Danzatrice
13. Morte e glorificazione

Mostra Canova Eterna bellezza Museo di Roma Palazzo Braschi AutoritrattoCanova tra letteratura e politica

La mostra Canova. Eterna bellezza al Museo di Roma affronta anche il rapporto tra lo scultore e la letteratura del suo tempo: una piccola sezione sarà dedicata alla relazione tra Canova e Alfieri, la cui tragedia Antigone, andata in scena a Roma nel 1782, presenta più di uno spunto di riflessione in rapporto alla rivoluzione figurativa canoviana.
In mostra (grazie ad un prestito istituzionale) ci sarà anche la rappresentazione di un episodio della più bella favola dei greci, secondo Voltaire, Amore e Psiche stanti, un gesso di Canova, tema oggetto di particolare attenzione da parte di numerosi artisti, pittori soprattutto, alla fine del Settecento, ma che solo Canova riuscì a reinventare connotandolo di significati filosofici. Una rielaborazione del mito in chiave eminentemente spirituale e che trascende i sensi. Fieramente antigiacobino, Canova abbandonò Roma all’epoca della Repubblica alla fine del Settecento per rifugiarsi nella natia Possagno. Dipinti, sculture, disegni e incisioni documentano in mostra quel momento che vide la fine provvisoria del potere temporale del papato con l’esilio di Pio VI Braschi.
Canova fu incaricato di scolpire la statua di Pio VI, da collocare inizialmente sotto l’altare della Confessione nella Basilica Vaticana, quindi spostata nelle Grotte Vaticane: in mostra – all’interno del palazzo edificato a fine Settecento proprio per i nipoti di Papa Braschi – sarà possibile ammirare un modellino per il monumento.
Dal 1802 Canova fu Ispettore generale delle Belle Arti dello Stato della Chiesa, incarico che rivestì anche durante la seconda dominazione francese a Roma (1809-1814) e nell’epoca della Restaurazione, quando fu incaricato di recuperare le opere d’arte sottratte dai francesi alla fine del Settecento. Negli stessi anni, egli prese anche l’iniziativa di realizzare la statua della Religione, evocata in mostra con modelli in gesso provenienti dall’Accademia Nazionale di San Luca e dai Musei Vaticani. Ad essi si affiancheranno esemplari del Museo di Roma, come l’Autoritratto in gesso e i bozzetti in terracotta del Monumento a George Washington e del Ritratto di Leopoldina Esterhazy Liechtenstein.
Nell’ultima sala della mostra, uno dei marmi più straordinari di Canova: la Danzatrice con le mani sui fianchi, proveniente da San Pietroburgo.
Il percorso espositivo sarà arricchito da inedite installazioni multimediali appositamente progettate per la mostra Canova. Eterna bellezza.

La mostra di fotografie canoviane di Mimmo Jodice

Attraverso 30 fotografie di Mimmo Jodice che ritraggono i marmi di Antonio Canova, il pubblico potrà ammirare le opere dello scultore attraverso lo sguardo di uno dei più grandi maestri della fotografia. Jodice è riuscito a offrirne una rilettura del tutto inedita e sorprendente, creando una serie di immagini che si sono da subito imposte come una delle più emozionanti espressioni della fotografia contemporanea. Le immagini saranno una vera e propria mostra nella mostra, offrendo un’occasione unica per accostarsi allo scultore guidati dalla creatività di un grande artista di oggi.

L’arte incontra la tecnologia by Magister con Robotor

Magister presenta la più contemporanea riproduzione in scala reale del gruppo scultoreo di Amore e Psiche giacente di Antonio Canova. A partire da una scansione 3d del gesso preparatorio della scultura oggi esposta al Louvre di Parigi, un robot ha scolpito incessantemente per 270 ore un blocco di marmo bianco di Carrara di 10 tonnellate.
L’installazione di grande potenza emotiva, ideata da Magister e realizzata in collaborazione con Robotor, apre una nuova sfida sui paradigmi della riproducibilità delle opere d’arte: la riproduzione è infatti da leggersi come forma di rispetto per il pensiero dell’artista ed esprime l’aspirazione contemporanea a valorizzarne ancora una volta l’estro creativo.
Ad accompagnare l’installazione, un documentario sulla realizzazione dell’opera e un racconto video della fiaba di Amore e Psiche di Apuleio, in un percorso tra spettacolo e approfondimento, un racconto sui testi di Giuliano Pisani, con la voce di Adriano Giannini e la musica originale del violoncellista Giovanni Sollima.
La mostra Canova. Eterna bellezza vede come sponsor Generali Italia con il progetto Valore Cultura.
Special partner Ricola, partner Magister, a brand of Cose Belle d’Italia con Robotor, sponsor tecnico Siat, con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato.

Mostra Canova Eterna bellezza Museo di Roma Palazzo BraschiInformazioni e biglietti per la mostra Canova. Eterna bellezza

Canova. Eterna bellezza
Museo di Roma – Palazzo Braschi
Piazza San Pantaleo, 10 – Piazza Navona, 2
Dal 9 ottobre 2019 al 15 marzo 2020
Tutti i giorni dal lunedì alla domenica ore 10.00-19.00 (la biglietteria chiude alle ore 18.00)
Sabato 19 e domenica 20 ottobre orario di apertura prolungato fino alle 22.00 (la biglietteria chiude alle 21.00).
Sabato 26 e domenica 27 ottobre orario di apertura prolungato fino alle 22.00 (la biglietteria chiude alle 21.00).
24 e 31 dicembre ore 10.00 – 14.00
Giorni di chiusura: 25 dicembre, 1 gennaio

Biglietto “solo Mostra” Canova. Eterna bellezza (dal 9.10.2019 al 15.03.2020)
€ 13,00 Intero
€ 11,00 Ridotto
€ 4,00 biglietto speciale scuola ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni)
€ 22,00 biglietto speciale Famiglie (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni)
€ 4,00 audioguida della mostra

I possessori della MIC card accedono alla mostra Canova. Eterna bellezza con l’acquisto del biglietto “solo Mostra” ridotto; accedono gratuitamente al Museo di Roma.

Biglietto “integrato” Museo di Roma + Mostra Canova. Eterna bellezza (dal 9.10.2019 al 15.03.2020)
€ 19,50 biglietto intero per i residenti a Roma (non possessori della MIC card)
€ 17,50 biglietto ridotto per i residenti a Roma (non possessori della MIC card)
€ 19,00 biglietto intero per i non residenti a Roma
€ 15,00 biglietto ridotto per i non residenti a Roma

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