Sabato 7 dicembre, in occasione della manifestazione Musei in Musica, è stato restituito alla città di Roma lo storico Teatro di Villa Torlonia. Dopo un complesso lavoro di restauro e di adeguamento funzionale finanziato da Roma Capitale con il contributo di Pirelli Spa sulla base di un accurato progetto promosso dalla Sovrintendenza Capitolina, questo gioiello architettonico torna finalmente a disposizione della cultura per residenze creative, visite guidate, laboratori, spettacoli ed incontri. I lavori hanno trasformato il complesso in una straordinaria macchina scenica capace di accogliere le funzioni sia di spazio museale sia teatrale.
Un teatro da visitare ed ammirare, quindi, ma anche da vivere attivamente grazie a residenze creative, incontri, spettacoli e laboratori promossi da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina e Dipartimento Cultura.
Un teatro storico destinato alla creatività del futuro che entra a far parte della rete Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea, gestita da Zètema Progetto Cultura con la direzione di Emanuela Giordano.
La storia del Teatro Villa Torlonia risale al 1841 quando fu commissionato dal principe Alessandro Torlonia per festeggiare le sue nozze con Teresa Colonna, ma i lavori terminarono solo nel 1874. Oltre agli spazi scenici, furono realizzati ambienti laterali per intrattenere gli ospiti durante le feste private del principe. Il progetto dell’architetto Quintiliano Raimondi rispecchiò il gusto eclettico dell’epoca con la compresenza di uno stile classico e maestoso nel corpo centrale, di modelli più prettamente nordici nella serra in vetro e ghisa del prospetto meridionale, di una sala gotica e di sala una moresca e di stanze con imitazioni della pittura sia greca sia rinascimentale. Quasi tutte le decorazioni del Teatro furono realizzate da Costantino Brumidi, un grande artista poco noto in Italia ma celebre negli Stati Uniti dove affrescò il Capitol di Washington, lavoro che gli valse l’appellativo di “Michelangelo d’America”. L’unica rappresentazione pubblica avvenne nel lontano 1905.
Il Teatro, così come tutto il complesso di Villa Torlonia, fu acquisito dal Comune di Roma nel 1978. I danni provocati dall’occupazione anglo-americana (1944-1947) e da decenni di furti e abbandono hanno reso la struttura completamente fatiscente e l’hanno privata degli arredi. I lavori di restauro e di adeguamento funzionale, progettati dall’architetto Piercarlo Crachi e diretti dall’Area Progettazione di Zètema sotto il controllo e la supervisione scientifica della Sovrintendenza Capitolina, sono quindi risultati estremamente complessi: da un lato si è operato nel recupero filologico degli ambienti originari e degli apparati decorativi, dall’altro si è provveduto ad un radicale aggiornamento degli apparati impiantistici e tecnologici.
Tutti i lavori sono stati realizzati nel totale rispetto degli preesistenze: il mantenimento di materiali e componenti per non alterare l’acustica, la ricerca del minimo impatto del progetto illuminotecnico, il controllo di temperatura e umidità degli ambienti, il parziale recupero del sistema di riscaldamento originario delle serre, la ricostruzione degli apparati decorativi.
Uno spazio suggestivo, quindi, che diventerà scena per la nuova creatività grazie al suo inserimento all’interno della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea, una rete già composta da: Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro Tor Bella Monaca, Teatro del Lido di Ostia, Teatro Scuderie Villino Corsini, Teatro Elsa Morante (che fa parte del Centro Culturale Elsa Morante) realizzata interamente con il sostegno pubblico.
In particolare, all’interno del Teatro di Villa Torlonia l’Amministrazione Capitolina sperimenterà un nuovo modello di utilizzo finanziando 4 residenze creative per compagnie che lavorano nel campo della danza, del teatro e della performance contemporanea e che saranno selezionate attraverso un Bando Pubblico aperto dal 9/12/2013. Il risultato delle residenze sarà la realizzazione di uno studio scenico o di uno spettacolo che proporrà anche attività legate al territorio. Ognuno dei 4 progetti selezionati riceverà da Zètema, in accordo con Roma Capitale, un finanziamento di € 10.000 oltre IVA.
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