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Roma: la Capitale del Cinema con troppe sale chiuse

Un altro cinema ha chiuso i battenti a Roma, questa volta la cattiva sorte è toccata alla Sala Troisi, il cinema di Via Induno a Trastevere, a pochi passi dal Nuovo Sacher di Nanni Moretti. La struttura, già da tempo in crisi, si era trovata costretta a licenziare tutti i dipendenti uno dopo l’altro, fino a dover fermare del tutto la sua attività.
Lo stesso era accaduto tempo fa, sempre a Trastevere, per il Cinema Roma e per il Cinema America (oggi occupato da un collettivo studentesco che si batte contro il progetto di trasformarlo in appartamenti), ma l’elenco delle sale chiuse a Roma è sempre più lungo e ne comprende circa una trentina, molte delle quali abbandonate ed in attesa di una nuova destinazione.
Ben 9 sono le strutture che hanno interrotto la programmazione cinematografica nel solo I Municipio: Quirinale (una bella palazzina liberty di proprietà della Banca d’Italia, chiuso da 10 anni), Volturno ( in zona Termini, “liberato” nel 2008 dopo molti anni di abbandono è oggi uno spazio autogestito), Apollo (nato come teatro ha poi conosciuto un progressivo degrado, oggi è di proprietà del Comune di Roma ma il progetto di riconversione non è mai cominciato) e ancora Capranica ed Capranichetta, (entrambi divenuti spazi espositivi adatti anche per congressi), Rialto (trasformato in un bar!), Etoile (oggi denominato Spazio Etoile, preso in gestione dalla prestigiosa griffe Louis Vuitton), Tiffany (oggi sala prove del vicino Teatro dell’Opera) e Metropolitan (famoso per le proiezioni in lingua originale, venduto da tempo al Gruppo Benetton è ormai chiuso con molte polemiche da più di due anni).
Non è un problema del solo Centro Storico però, la lista dei cinema chiusi a Roma comprende strutture in tanti quartieri della città: Archimede ai Parioli, Excelsior a Mostacciano, Missouri al Portuense, Tristar al Tiburtino, Avorio al Pigneto, Paris a San Giovanni e tanti, tanti altri ancora.
E’ di questi giorni la polemica sulla chiusura del Cinema Maestoso in Via Appia Nuova, che fu la prima multisala di Roma. Sono in atto al momento proteste ed iniziative contro la dismissione di questa struttura al fine di proteggere dalla perdita del posto di lavoro le 14 maestranze ed evitare al quartiere la chiusura anche di questo esercizio (dopo tante altre sale chiuse e siti culturali non più funzionanti).
Nella città del cinema, dove anche gli stabilimenti di Cinecittà sono a rischio chiusura e tanti lavoratori vedono minacciata la propria occupazione, si rende sempre più impellente un diverso impegno da parte del Campidoglio, dell’Assessore alla Cultura e del Sindaco stesso, per contrastare immediatamente gli effetti di quello che è un impoverimento culturale per tutta la città di Roma.
Una buona amministrazione comunale, infatti, non può prescindere dalla tutela del suo patrimonio culturale!

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Web content editor, Blogger, autrice di Parole da Amare, Effetto Food e Pazzi per il Design. Mi occupo di comunicazione sul web, svolgendo l'attività di ufficio stampa e promozione eventi.

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